Buste nere e differenziata fai da te, i due vizi di alcuni teramani

Blitz dell’assessore Di Bonaventura e del vigile ecologico Calvarese in via Tripoti, nel mercoledì del Rur: molti non separano i rifiuti, in arrivo multe da 160 euro

TERAMO – Non esiste soltanto la piaga dell’abbandono ma anche quello del conferimento indiscriminato dei rifiuti. Una frazione di residenti – per fortuna non consistente ma comunque numerosa – persiste infatti nella propria renitenza a smaltire secondo le regole della differenziata.

Prendete ad esempio via Tripoti. Qui qualche mese fa avevamo testimoniato la presenza di tante buste nere, nel giorno della raccolta del rifiuto indifferenziato (Rur), nonostante le ripetute sollecitazioni della Teramo Ambiente a non conferire con questi involucri. Ma la busta non è nulla, alla fin fine: il problema, e grosso, è nel contenuto.

Gli appelli sono inascoltati e adesso servirà il pugno duro, per ‘difendere’ quel 73% della raccolta differenziata raggiunto con l’impegno della Teramo virtuosa, che gli incivili minacciano di intaccare. Questa mattina l’assessore all’ambiente Valdo Di Bonaventura e il vigile ecologico Vincenzo Calvarese hanno verificato qui alla Gammarana quale fosse la situazione. Accompagnati dal personale TeAm, hanno contato le buste nere e le hanno aperte, trovando di tutto, a conferma che molti teramani preferiscono buttare tutto in queste buste piuttosto che separare: plastica, barattolame, organico, perfino un grosso coltello, pericoloso anche per gli stessi operatori che ritirano le buste.

Tutto questo sotto gli occhi dei residenti del quartiere, tra curiosi, colpevoli e indignati. Da qualche busta escono fuori bollette, corrispondenza, ricevute, tutto materiale che servirà per dare un nome e un cognome ai ‘proprietari’ dell’inciviltà, prossimi destinatari delle multe da 160 euro. “Bisogna dare un segnale forte – dice Di Bonaventura – perche la città è di tutti e la colpa non è sempre dei disservizi della TeAm”.